«Affiancare queste sei start up è stata per noi un'esperienza nuova. Non lo è invece l'investimento nell’innovazione, perché quella è nel nostro DNA». Queste le parole dell’AD di Repower Fabio Bocchiola, pronunciate ieri alla Triennale di Milano nel corso della prima edizione del Premio Speciale Repower per l’Innovazione. «Nel 1904 abbiamo realizzato un impianto idroelettrico quando ancora l'energia elettrica non era utilizzata. Del resto, che cos’è l'innovazione? Secondo noi è riuscire a rendere fruibile qualcosa che esiste già. E questa è la principale differenza tra invenzione e innovazione».

I sei progetti sono stati presentati dinanzi a una giuria di quindici esperti provenienti dal mondo dell’imprenditoria, della moda, del design, della finanza, dell'architettura e del giornalismo, professionisti che si preparano a individuare il progetto più innovativo, in vista della premiazione ufficiale che si terrà il 22 novembre a Roma.


Due i fili conduttori che legano tra loro i sei progetti. C’è quello dell’efficienza, della capacità di creare valore attraverso la funzionalità del riciclo. A questo filone appartiene Veromarmo, un microfilm di polveri di marmo – messo a punto da Fili Pari – che promuove un riutilizzo efficiente dei materiali di scarto dei distretti lapidei italiani e che trova applicazione come rivestimento nei settori moda, arredamento e automotive.


Segue Duedilatte, una startup che trasforma il latte proveniente dalle eccedenze casearie industriali in un tessuto naturale di alta qualità che rispetta l'ambiente, risulta leggero e morbido al tatto, è anallergico, antibatterico e traspirante.


Campioni di sostenibilità anche i ragazzi di Krill Design, la start-up che progetta, produce e distribuisce prodotti di design con un occhio attento all’ambiente. Le neonate lampade La Coupe e Neo sono realizzate con una materia prima proveniente da fonti rinnovabili e biodegradabili al 100%.


Il secondo filo conduttore è quello della relazione, dell’interazione volta a migliorare la customer experience. Partiamo da Namu, la cui missione è quella di industrializzare i processi di vendita sfruttando le potenzialità dell'intelligenza artificiale.


Altrettanto interessante è Indigo, una piattaforma SaaS che sviluppa chatbot per le aziende, con l’obiettivo di aiutarle ad automatizzare parte dei servizi di customer care, agevolando l'esperienza d'acquisto.


Infine, abbiamo presentato Userbot, un’azienda specializzata nello sviluppo di prodotti basati sull’intelligenza artificiale con l’obiettivo di semplificare il lavoro degli operatori di customer service. L’utente interagisce con l’AI in linguaggio naturale, come se stesse conversando con un operatore umano, ricevendo risposte in pochissimi secondi.


A disposizione del vincitore, un percorso di tre mesi di mentoring del valore di 50mila euro: Repower apre così le porte della propria sede di Milano per condividere competenza e esperienza con la start up vincitrice del Premio Speciale. Per scoprire chi si aggiudicherà il nostro premio, continuate a seguirci!