Cristiano inizia la sua carriera di venditore a 11 anni, quando per l’autofinanziamento del suo gruppo di scout riesce da solo a vendere un terzo dei calendari! Una questione di DNA? Forse, ma di fondo c’è anche un grande entusiasmo che gli permette di affrontare le difficoltà senza soffermarcisi troppo.

È l’entusiasmo per quello che fa che lo porta a non accettare il fallimento. E così ci racconta di quando, un venerdì alle 5 del pomeriggio, dopo non aver acquisito nemmeno un cliente nel corso della settimana, nel tornare a casa si ferma da un benzinaio dove resta fino a che non chiude un contratto.

Credo che vedere la riuscita di un consulente

sia come vedere un figlio che si laurea a Stanford.

Cristiano Andreoni

Ma Cristiano non brilla solo nell’attività di vendita; è anche un manager di successo. «Vedere i nuovi consulenti – cui ho fatto delle promesse, che ho preso per mano, che hanno sudato e faticato – arrivare al successo è la cosa più bella che può accadere a un manager», dice. «Credo che vedere la riuscita di un consulente sia come vedere un figlio che si laurea a Stanford».

E nel suo passaggio da consulente a manager Cristiano è accompagnato da un sentimento di responsabilità paterna. «È un cambiamento che ho fortemente voluto. Ma se diventi manager, smetti di pensare ai tuoi obiettivi e inizi ad avere la responsabilità della vita degli altri. E cambia parecchio: non si lavora più solo per la propria famiglia, perché si sono fatte delle promesse a persone che hanno a loro volta una famiglia; e io non posso permettermi di disattendere le loro aspettative. Il mio successo deve passare attraverso il loro».


Molte sono le storie
che si incontrano in Repower

Storie di grandi e piccoli sogni e di nuovi traguardi

Leggile

Diventa personal trainer
dell'energia

Allena le aziende italiane all'efficienza

CANDIDATI